giovedì 27 settembre 2007

Una maglietta rossa per la Birmania

Una maglietta o un nastro rosso in sostegno della Birmania. E' la parola d'ordine che corre sui blog e sui cellulari, una catena di sms per un gesto di solidarietà a favore dei monaci buddisti e del popolo birmano.

Questo è l'invito che sta circolando in queste ore via sms: "In support of our incredibly brave friends in Burma: may all people around the world wear a red shirt on Friday, September 28. Please forward!" (a sostegno dei nostri amici incredibilmente coraggiosi in Birmania: venerdì 28 settembre indossiamo tutti quanti, in tutto il mondo, una maglietta rossa).

Un testo analogo in lingua italiana circola anche nei blog: "Venerdì 28 settembre indossiamo una maglia rossa. Chiunque legga questo messaggio lo trasmetta a quante più persone sensibili a questo gravissimo problema gli sarà possibile. GRAZIE DI CUORE".

Mentre gli studenti delle scuole superiori fiorentine che stamattina hanno partecipato all'iniziativa "La stazione delle idee" alla stazione Leopolda di Firenze hanno adottato un nastro rosso, ocra, giallo o rosa come segno di solidarietà per la Birmania. Un nastro verrà consegnato questo pomeriggio dagli studenti anche al ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni, che interverrà alla manifestazione.
La sezione italiana di Amnesty International, con l'obiettivo di mobilitare opinione pubblica e governi, ha indetto due sit-in a Roma e a Milano e ha lanciato un appello on line in favore di un gruppo di parlamentari, monaci e artisti arrestati nelle ultime ore a Yangon, a Mandalay e in altri centri del paese.
I sit-in - si legge in una nota dell'organizzazione - si svolgeranno domani a Roma (dalle 17.30 di fronte all'ambasciata del Myanmar, in via della Camilluccia 551) e sabato a Milano (dalle 16.30 in piazza della Scala).

Fonte: La Repubblica

5 commenti:

Platone (il falso) ha detto...

Salve ragazzi. Domani è TASSATIVO indossare il capo rosso. Ammenoché qualcuno pensi davvero che la storia non abbia una funzione pedagogica nella nostra vita. La repressione delle libertà è solo un trampolino, e lascia spesso e volentieri spazio alla repressione fisica. Non possiamo lasciar cadere questa occasione, ricordate: l'apporto di chiunque è fondamentale, benché penso che abbia una funzione reale quasi nulla. Nonostante questo è NECESSARIO che ci facciamo sentire, perché la situazione non è tollerabile.

Danilo Cugia ha detto...

uffa! mi volevo vestire ankio di rosso ma l'ho letto ora!!!!!!! perchè, perchè nessuno mi ha avvisato prima, proprio tu salvo che mi hai visto stamattina mentre indossavo sta cavolo di maglia verdina... perchè non mi hai detto "oh, che stai a fa? mettite qualcosa de rosso!" e sih cari miei, salvatore parla romano!

non è giusto, ecco.

Platone (il falso) ha detto...

non ti preoccupare danì, in tutta la facoltà d'alghero ero l'unico vestito di rosso...cioé, neanche quelli che non sapevano dell'iniziativa si son vestiti di rosso, un evento statisticamente improbabilissimo...e in più il mio capo rosso era un maglione di lana che mi ha ammazzato di caldp...sconfitta su tutti i fronti....

Danilo Cugia ha detto...

qui avrebbe anche fatto piacere il tuo maglione rosso. c'è freddo!

Anonimo ha detto...

Ho messo un maglione rosso anchio. Non dimentichiamoci di questo paese dove manca qualsiasi libertà e sono violati tutti i diritti dell 'uomo!!! :(
Ciao da Sonia

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